Care amiche, cari amici
Ho davanti a me un libro di quelli destinati a rimanere nel tempo, una di quelle opere da biblioteca, che si consulta periodicamente e lo si fa con entusiasmo. Purtroppo per ora è soltanto in lingua spagnola: Martires del siglo XX en Espana. 11 santos y 1.512 beatos è il titolo, mentre Vicente Carcel Ortí è l’autore, un sacerdote spagnolo, celebre studioso dei rapporti fra Stato e Chiesa non solo in Spagna e autore di ben 45 opere nonché collaboratore de L’Osservatore Romano.
Il libro, di circa tremila pagine in due volumi, è pubblicato dalla celebre editrice di Madrid Biblioteca de Autores Cristianos (2013) e inizia con una introduzione del vescovo ausiliare di Madrid e segretario della Conferenza episcopale spagnola mons. Juan Antonio Martínez Camino e con tre interventi del prossimo santo Giovanni Paolo II sul martirio nel XX secolo.
Segue una introduzione generale sopra il concetto cristiano di martirio all’interno del Magistero e con particolare riguardo ai martiri spagnoli. Dopo un’ampia bibliografia comincia il testo specifico con uno studio sulle radici storiche della persecuzione religiosa spagnola e sulle caratteristiche generali della stessa (pp. 3-270), seguito dalle biografie dei 1523 martiri, divisi fra coloro che sono stati canonizzati durante i pontificati di Giovanni Paolo II (pp. 273-1161), Benedetto XVI (pp. 1165-1732) e Francesco (pp. 1735-2440). Seguono numerose appendici con documenti editi e inediti, fra cui le memorie mai pubblicate di vescovi e sacerdoti sulla persecuzione religiosa, i testi di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI sulle beatificazioni e canonizzazioni e di altri vescovi e cardinali, sempre sullo stesso tema.
Come scrivevo, il testo è di grande importanza e merita di trovare un coraggioso editore italiano disposto a un investimento per restituire anche a noi la memoria del costo umano del comunismo nella nazione spagnola, non soltanto nei tre anni della guerra civile (1936-1939) ma anche prima, durante tutto il secolo XX che, come si sa, è quello che ha visto il maggior numero di martiri di tutta la storia della Chiesa.
La guerra civile spagnola è una ferita ancora aperta non soltanto nella terra iberica, ma a livello internazionale, anche a causa dello scontro mondiale che si verificò in quella circostanza. Certamente questi due volumi potranno contribuire a comprendere meglio le caratteristiche drammatiche di quel periodo, ma essi vogliono soprattutto ricordare e celebrare l’enorme contributo di sangue che la Chiesa spagnola ha dovuto versare per ottenere la libertà religiosa che le era stata negata nei tre decenni del XX secolo, seppure con modalità diverse.
Proprio in questi giorni è morto Eugenio Corti (1921-2014), un grande scrittore che è stato per decenni un campione della resistenza contro la diffusione, soprattutto nel mondo intellettuale, della stessa ideologia marxista che ha la maggiore responsabilità della tragedia avvenuta in Spagna nel Novecento. Caro amico di Alleanza Cattolica, ai cui convegni partecipò spesso come relatore, Corti avrebbe saputo apprezzare questa opera e forse dare una visibilità a qualcuno dei 1523 martiri con le sue grandi capacità letterarie. Ora il suo contributo verrà invece dal Cielo, affinché la pace e la libertà religiosa siano garantite ovunque nel mondo, e le forze del male siano confuse e sconfitte così da permettere lo svolgersi fecondo della Nuova Evangelizzazione.